TRAFOI: I Cervi

Già da novembre, si era capito che l'inverno 2020-2021 sarebbe stato molto duro, sia per gli abitanti della montagna e sia per gli animali selvatici. A metà dicembre vi erano già più di 2 metri di neve su tutto l'arco alpino. Durante i mesi di gennaio e febbraio, vi sono state ulteriori intense precipitazioni nevose che non hanno certo favorito gli spostamenti (e non solo per il Covid 19). In alcuni luoghi davvero impervi, sono stati necessari i soccorsi ad animali in difficoltà, non solo per la scarsa presenza di cibo nei boschi, ma anche perchè la neve, quando è così tanta, impedisce il movimento a chiunque. Camminando per Trafoi, la mia attenzione ricade su queste due cerve, che cercano del cibo sotto gli alberi, dove non è caduta la neve.

Una sembra chiedere all'altra: dove stai andando?

Infatti, la cerva che si allontana, sprofonda nella neve e a fatica si sposta lentamente alla ricerca di altra erba.

Anche l'altra cerva si sposta a cercare altro cibo.

Non immaginavo di assistere ad uno spettacolo della Natura, dove in certe situazioni la sicurezza viene meno. Durante il Bramito dei Cervi di fine settembre, vedere un cervo è un'impresa ardua, perchè è un animale molto diffidente ed esce dal bosco raramente, se non nelle prime ore del giorno o nel tardo pomeriggio. Tutte le regole, in questi casi di sopravvivenza, sono saltate e cosa mai vista, decine di cervi sempre nel tardo pomeriggio, si sono riversati nel Rio Trafoi, ove non c'è la neve alta e ove è possibile trovare da mangiare. E' anche vero che a causa Covid 19, in questo marzo 2021, la zona è deserta e gli animali si sentono molto più sicuri.

Ma la sorpresa più grande la trovo alzando lo sguardo di fronte al bosco, sempre sopra il Rio Trafoi. A vista d'occhio riesco a contare fino a 10 cerve, ma forse ce ne sono anche di più!

Questa cerva dà l'impressione di essere la più anziana, quella che comunque controlla tutte. Infatti, appena si alzerà per spostarsi, tutte la seguiranno.

Il giorno è ancora corto e fa buio presto. E' ora di spostarsi. Per un po' spariscono tutte le cerve, poi pian piano le vedo arrivare dal Rio Trafoi.

Sembrano in formazione a gruppi di 5, di 4 e di 3, ma qualcuna arriva anche da sola.

Vedere i cervi lontani, quasi al buio, ma mai così vicini, in piena libertà nel Parco Nazionale dello Stelvio, è stata un'esperienza fantastica. Avere la possiblità di essere spettatori in mezzo alla Natura, in certi momenti, è davvero emozionante.

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